Siamo appena tornati dal nostro primo viaggio in Sud America e siamo rimasti letteralmente folgorati. Ti raccontiamo come abbiamo organizzato 2 settimane in uno dei paesi più belli del continente, cercando di vedere il più possibile senza essere frettolosi. La Colombia è un paese molto grande, le distanze per niente irrisorie e i paesaggi cambiano radicalmente da una regione all'altra. Abbiamo deciso, come per gli altri viaggi, di dedicare la prima parte alla scoperta delle città e altre meraviglie paesaggistiche, lasciando per la fine giornate di relax e tanto mare.
Ti raccontiamo un viaggio che ci rimarrà per sempre nel cuore, nella speranza che ti sia d'ispirazione per visitare la Colombia, coi suoi mille colori e paesaggi mozzafiato.

Il nostro itinerario:
Abbiamo cercato di concentrare tutti i luoghi che volevamo vedere nelle due settimane a disposizione. Eravamo seriamente preoccupati per l'itinerario che avevamo scelto, anche perché per poter visitirare tutto quello che avevamo in programma avremmo dovuto prendere 7 voli interni. La nostra paura era quella di perdere troppo tempo negli spostamenti e far diventare il viaggio un vero tour de force. Fortunatamente siamo qui per dirti che nonostante le numerose tappe, il viaggio non si è rivelato per niente stancante, ma molto facile e piacevole. La cosa fondamentale è capire fin da subito quanto tempo dedicare a ciascuna tappa ed organizzare con anticipo le varie coincidenze per risparmiare il più possibile e non perdere tempo. Ci siamo subito resi conto che la maggior parte dei voli non durava più di mezz'ora, il che significa che non abbiamo perso più di un paio d'ore per gli spostamenti da una città all'altra.
Le due settimane le abbiamo così ripartite:
- Bogotà (2 notti, 1 giorno)
- Eje Cafetero - Salento (2 notti, 2 giorni)
- Medellìn (3 notti, 3 giorni)
- San Andrés (3 notti, 3 giorni)
- Providencia (1 notte, 2 giorni)
- Cartagena (3 notti, 2 giorni)
BOGOTÀ
Siamo atterrati nel tardo pomeriggio e abbiamo preso un taxi prenotato con Uber. Ti consigliamo di utilizzare l’app per non incorrere in fregature con i soliti prezzi gonfiati per il turista. Per arrivare al nostro alloggio abbiamo pagato 25.000COP (EUR 5.80) per un tragitto di 30 minuti.
Abbiamo deciso di prenotare l’hotel nel quartiere Chapinero, uno dei più vivaci la sera e ricco di locali, bar e ristoranti. Nonostante sia abbastanza lontano da La Candelaria, quartiere dove sono concentrate la maggior parte delle attrazioni turistiche, l’abbiamo preferito specialmente per una questione di sicurezza nel girare di sera.
La Candelaria:
Per spostarci a La Candelaria, la mattina seguente, abbiamo prenotato un Uber per Plaza Bolivar (la piazza centrale della città) al costo di 10.000COP (EUR 2.30)
Avendo solo un giorno a disposizione per poter visitare la città abbiamo deciso di prenotare un Free Walk Tour con la compagnia Beyond Colombia.
Con loro abbiamo visitato le principali attrazioni de La Candelaria tra cui il bellissimo Chorro de Quevedo, un piccolo quartiere coloratissimo e frequento dai giovani universitari.
Finito il tour abbiamo visitato il Museo dell’artista Fernando Botero la cui entrata é gratuita.
Per pranzo abbiamo deciso di raggiungere il Mercado La Perseverancia, sempre con Uber, per poter mangiare piatti tipici in un contesto poco turistico e frequentato da local. Abbiamo ordinato Bandeja Paisa, uno dei piatti più famosi della cucina colombiana, e un Arroz Guerrillero, riso con mais, peperoni e diversi tipi di carne di maiale, entrambi davvero squisiti.
Per il pomeriggio avevamo in piano di visitare la collina del Monserrate per ammirare dall’alto la vista della città, salendo con la funivia. Purtroppo il Jet Lag ci ha messo completamente KO e dopo una camminata verso l’hotel siamo crollati a letto tutto il pomeriggio.
Hotel Maceo 55 - Colonial Inn https://www.booking.com/Share-7hbBN5


EJE CAFETERO
La seconda tappa del nostro viaggio ci porta alla scoperta dell’Eje Cafetero, la regione del caffè, assolutamente imperdibile.
La mattina prendiamo un Uber fino all’aeroporto e ci spostiamo con un volo da Bogotá a Pereira.
Il volo doveva durare 1 ora ma in realtà é durato meno di 30 minuti.
Come base per spostarci all’interno della regione abbiamo scelto Salento e non possiamo che raccomandarla a mani basse. É il paesino che ha ispirato il film della Disney “Encanto” e l’atmosfera é davvero magica.
Per arrivare a Salento abbiamo optato per Uber da aeroporto (PEI) al Transport Terminal di Pereira (16.000COP) e da lì Bus per Salento (11.500COP ciascuno). La compagnia di Bus che collega Pereira con Salento si chiama Alcala e i biglietti si prendono direttamente all’interno della stazione. Partono in media ogni ora e impiegano 1h per il tragitto.
Siamo arrivati a Salento dopo pranzo e, dopo un veloce check in nell’alloggio, ci siamo recati a Plaza Bolivar al centro del paesino.
Da lì partono i Willys, jeep che ti porteranno presso le principali attrazioni dell’Eje Cafetero.
Noi abbiamo preso un Willy con entrata ad una Finca di Caffé (abbiamo scelto la Luger) pagando 53.000COP cad.
All’interno della Finca, per un paio d’ore, abbiamo preso parte a tutto il processo produttivo del caffè, dalla raccolta, all’essicazione, alla tostatura, macinatura e infine degustazione. É stata davvero una bella esperienza.
Passiamo poi la serata a sorseggiare birra in uno dei baretti con musica in piazza Bolivar.


Valle de Cocora:
La mattina dopo sveglia presto per tornare alla piazza e salire a bordo di un Willy direzione Valle de Cocora (10.000COP cad.)
La valle ospita una particolare specie di palme che arrivano ad un’altezza di 70mt, le più alte al mondo. Il paesaggio che creano è a dir poco surreale. Potrai passare la mattinata (al pomeriggio il paesaggio si copre di nuvole e nebbia, anche se molto suggestivo) a passeggiare lungo i sentieri della valle, circondati da ranch, animali, tanta natura e aria pulitissima. Noi personalmente abbiamo fatto il sentiero breve di più o meno 4km ma molta gente percorre quello lungo 12km.
- Entrata alla Valle costa 20.000COP ciascuno.

Hospedaje La Masia Salento https://www.booking.com/Share-FrXlbO
MEDELLÍN
Il quarto giorno ci spostiamo a Medellín, una volta quartier generale del narcotraffico, ora patria del reggaeton e simbolo della rinascita.
Siamo atterrati all’aeroporto di MDE, esterno alla città. Da qui il taxi per il nostro alloggio ci è costato 110.000COP comprensivo di pedaggio autostradale.
Abbiamo deciso di alloggiare nel quartiere Poblado, e siamo stati molto soddisfatti della scelta. È una zona piena di ristoranti e locali e comoda alla metro.
Per poter usufruire dei mezzi pubblici abbiamo comprato direttamente in stazione una tessera ricaricabile al costo di 10.900COP a cui va aggiunto il credito per le tratte che costano in media 3.500COP.
Se viaggi con altra gente potrai comprare una sola tessera e utilizzarla per tutti i passeggeri.
Plaza Botero, Comuna 13 e Provenza:
Appena arrivati abbiamo deciso di dirigerci presso Plaza Botero, piazza che ospita alcune delle statue che l’artista ha donato alla sua città. Siamo rimasti lì davvero pochi minuti dato che è una zona molto caotica.
Il tardo pomeriggio abbiamo preso un Uber per la Comuna 13 (arrivare con auto ti risparmia una salita non comodissima dalla metro di San Javier al quartiere).
È la comuna più famosa di Medellín dato che Pablo Escobar dirigeva da qui i suoi traffici.


Ora è principalmente una zona turistica, piena di murales, musica, artisti di strada, ballerini e locali. Consigliamo di passarci almeno mezza giornata e se riesci rimani fino a sera per goderti il tramonto sulla città visto dall’alto.
Con 15.000COP prenotiamo un Uber e torniamo al Poblado per passare la serata in zona Provenza, quartiere mondano e perfetto se cerchi vita notturna: qui avrai letteralmente l’imbarazzo della scelta sui locali, ristoranti e discoteche, uno più bello dell’altro.
Metrocable, Pueblito Paisa e partita di calcio:
il secondo giorno passiamo la mattinata sul Metrocable. Una scelta decisamente insolita ma le funivie a Medellín sono molto efficienti e sono state costruite recentemente per collegare i quartieri popolari al centro della città. Ce ne sono diverse, noi abbiamo scelto la linea K fino al quartiere Santo Domingo.
Avendo preso il metrocable direttamente da dentro la stazione della metro, abbiamo pagato solo una corsa in totale, per andata e ritorno (3.200COP).
Siamo poi scesi alla stazione di Industriales per visitare il Pueblito Paisa, una replica di un tipico villaggetto della regione di Antioquia, costruito nel centro della città, sulla collina di Nutibara.
La salita si può tranquillamente percorrere a piedi ma noi non ne avevamo voglia e per pigrizia abbiamo preso dall’uscita della metro un taxi fino in cima, al costo di 10.000COP.
Il paesino è molto piccolo, visitarlo richiede una decina di minuti.
La sera ci dirigiamo allo stadio per la partita Independiente Medellín - Deportivo Pasto. Era un nostro desiderio vedere una partita di calcio in Sud America e l’atmosfera non ha deluso, specialmente dalla curva.
I biglietti li abbiamo acquistati in un negozio vicino allo stadio il giorno stesso della partita.

Peñol e Guatapé:
Abbiamo dedicato il giorno successivo ad un tour organizzato e prenotato tramite il nostro alloggio.
Si parte alle 7 di mattina per rientro alle 18.
Esistono tante agenzie che organizzano questo tipo di tour (mediamente tutti uguali), noi abbiamo pagato 99.000COP a testa e la gita includeva la visita a:


- Piedra del Peñol (la cui salita non é compresa nel biglietto e costa 25.000COP)
- Guatapé: Villaggetto coloratissimo e decisamente instagrammabile
- Replica del vecchio Peñol: paesino “finto”ricostruito in commemorazione del paesino Peñol inondato volutamente per la costruzione della laguna idroelettrica.
- Laguna del Peñol in barca: passerai davanti alle ville di alcune celebrità e alcune strutture utilizzate da Pablo Escobar, come la Finca Manuela.
ADN Algo De Nosotros - Malaika https://www.booking.com/Share-BtQ46C
SAN ANDRÉS
Comincia il capitolo della vacanza da dedicare a spiagge e relax quindi, il giorno successivo, prendiamo un volo mattutino con destinazione San Andrès.
Per accedere all’arcipelago bisogna pagare un visto turistico obbligatorio ed acquistabile prima dell’imbarco, accanto al gate dell’aeroporto da cui partirai.
Il visto (Targeta Turistica) ha un costo di 137000 COP (pagabili sia con carta che contanti) ed è da conservare per girare tra le isole, fino all’uscita dall’arcipelago.
Ti consigliamo di noleggiare uno scooter per spostarti sulle isole dato che sono molto piccole e poco trafficate. Girano tutti senza casco ma vanno ad una velocità media di 30/40 km/h per cui non temere, guidare lì è molto semplice. In media il noleggio costa 100.000 COP al giorno, noi abbiamo fatto tutto tramite l’alloggio.
Abbiamo scelto di alloggiare nella costa a est (dove ci sono le spiagge più belle) e poco distanti dal centro turistico concentrato a nord dell’isola.
Sulle isole non è facile trovare servizio taxi (uber non funziona) ma fuori dagli aeroporti ci sono tanti autisti, autorizzati e non, con i quali contrattare i prezzi. Per la zona in cui eravamo noi abbiamo pagato 20.000COP.
Chiedi all’autista di lasciarti il numero di whatsapp così da concordarvi anche per il ritorno.
I primi due giorni sull’Isola di San Andrés li abbiamo passati esplorando l’isola in motorino, fermandoci in un paio delle spiagge più belle e al famoso Hoyo Soplador: un buco nello scoglio che grazie alle onde del mare scatena un fenomeno simile a un Geyser (ovviamente non bollente). L’entrata è gratuita ma i bar intorno ti chiederanno almeno una consumazione per visitarlo. I cocktail dei baretti sulla spiaggia, più o meno ovunque nell’isola, costano sui 25.000COP.
Le nostre spiagge preferite sono Playa San Luis e Playa Charquitos, non molto distanti l’una dall’altra.
Non sono spiagge attrezzate ma basta consumare in uno dei tanti chiringuitos raggae per usufruire delle loro sedie o lettini e un po’ di ombra.
Un punto che merita una sosta è la Calle de Las Palmeras, una strada circondata da palme e acqua cristallina decisamente instagrammabile, dove potrai fermarti a fare qualche foto ricordo.
La sera potrai fare una passeggiata sul lungomare turistico di Sprat Bight, animato fino a tarda notte.


Ci sono diverse opzioni di tour che potrai trovare sull’isola, noi abbiamo optato la combinazione Acuario/Haynes Cay & Johnny Cay con partenza alle 9.30 e rientro alle 15:30. Il primo si tratta di una piscina naturale circondata da barriera corallina chiamato “acquario” dato che qui potrai osservare tantissime specie di pesciolini, squaletti e razze. A piedi potrai anche raggiungere Haynes Cay. Consigliamo di portarvi scarpette da scogli per evitare ferite coi coralli e uno zaino impermeabile perché durante la camminata l’acqua può raggiungere 1 metro di profondità. Dopo una sosta di un’oretta e mezza ti portano a Johnny Cay, un altro isolotto meraviglioso abitato da iguane e circondato da spiagge con acqua cristallina dove potrai rilassarti all’ombra delle palme e pranzare vista mare in uno dei pochi ristorantini presenti.
La gita l’abbiamo acquistata la mattina stessa in una casetta gialla gestita da Coonative Brothers sulla spiaggia di Spratt Bight. L’abbiamo pagata 50.000COP a testa che ci è sembrato un prezzo ragionevole considerando che ci ha occupato quasi tutta la giornata. Ci sono altri tour più completi che includono visita alle mangrovie o giro in barca intorno all’isola, ma abbiamo preferito goderci più con calma queste due tappe imperdibili.

Apartaestudio Perdomo Shantiers https://www.booking.com/Share-z1XwyT
PROVIDENCIA
Dopo 3 giorni sull’isola prendiamo un aereo per Providencia, la seconda isola più grande dell’arcipelago e raggiungibile solo con volo della compagnia Satena da San Andrés. Acquistarlo non è stato semplice dato che il sito non permette l’acquisto di biglietti con diverse delle nostre carte di credito e l’assistenza clienti non è delle migliori, ma con un po’ d'insistenza siamo riusciti.
Siamo rimasti sull’isola solo un giorno e mezzo ma abbiamo avuto tempo sufficiente per vedere le spiagge più belle come Playa Manzanillo, Southwest beach e Almond Beach. La mattina del giorno successivo abbiamo anche visitato Cayo Cangrejo, una riserva naturale davvero mozzafiato dove per un paio d’ore potrai fare snorkeling, ammirare il panorama dall’alto della l’isola e goderti l’acqua cristallina. È raggiungibile con kayak e piccole imbarcazioni. Noi abbiamo optato per quest’ultima, prenotandola tramite gli host del nostro alloggio, pagano 70.000 COP a testa.
Consigliamo anche qui di noleggiare uno scooter per girare l’isola in totale autonomia, il prezzo generalmente è intorno ai 100.000COP per una giornata e, anche qui, ce lo ha fornito la struttura preso cui alloggiavamo.
È un’isola molto esotica e autentica, ancora non contaminata eccessivamente dal turismo, il che la rende un luogo perfetto per godersi giornate di totale relax immersi nella natura.

Posada Aleeny https://www.booking.com/Share-IdOP3Ki
CARTAGENA
La prossima e ultima meta del viaggio è Cartagena. Per arrivarci da Providencia dobbiamo necessariamente fare scalo a San Andrés. La fortuna è che l’aeroporto si trova in una posizione centralissima, per cui durante il nostro scalo di tre ore abbiamo potuto raggiungere a piedi la spiaggia per un’ultima cena vista mare.
Il primo giorno a Cartagena lo abbiamo passato ad esplorare la città ammurallada, con le sue case coloniali, le palanqueras e carrozze coi cavalli è come fare un viaggio nel tempo. È una città molto gettonata dai turisti statunitensi quindi purtroppo i prezzi sono decisamente più alti rispetto al resto del paese. La sera invece la dedichiamo a Getsemaní, il quartiere bohémien e, a nostro parere, il più bello di Cartagena. Qui decisamente più ragionevoli i prezzi, luogo perfetto per cenare e bere qualcosa in uno dei tantissimi bar all’aperto. Nella piazzetta del quartiere ci sono spesso spettacoli di artisti di strada, carretti di street food e tanta musica.


Ti accorgerai subito che le cose da fare a Cartagena non mancano. Specialmente nella città "muragliata", verrai letteralmente assalito da guide locali, che ti proporranno innumerevoli opzioni per tour in giornata alle Isole Del Rosario. Noi non volevamo passare il nostro ultimo giorno facendo island hopping, per cui abbiamo optato per una giornata relax in un beach club di Isla Tierra Bomba, organizzandolo in autonomia. Abbiamo optato per il Beach Club Amare, che tra tutti aveva i prezzi più ragionevoli. Abbiamo speso 165.000COP a testa, che comprendevano barca da Bocagrande, utilizzo delle attrezzature della struttura (piscina, lettini, etc.) e 115.000COP come credito spendibile in cibo e cocktails.
La sera torniamo alla bellissima Getsemaní per un’ultimo brindisi a questo viaggio che ci rimarrà nel cuore.
AirBnb https://abnb.me/hxIWRW5F2Hb
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